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-Una domanda al Forum provinciale per i Beni Comuni sul concetto di sussidiarietà e di partecipazione.

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Dopo le critiche del sindaco di Colli al Metauro al progetto, attuato coi piccoli Comuni, di Fondazione per la gestione di varie ed urgenti necessità socio-sanitarie sul territorio, giungono le 5 domande del “Forum provinciale per i Beni Comuni”. Singolare che un Sindaco che ha guidato una coalizione di centro-destra a Fano, venga emulato da esponenti della sinistra fanese e pesarese su quesiti centrati su una presunta mancanza di assetto partecipativo della Fondazione. Ciò, purtroppo, non testimonia la buona fede. Anzi.
Innanzitutto, verrebbe da dire, da che pulpito viene la predica: il sindaco Aguzzi, che ha sempre agito “a traino” sulla questione Ospedale di Fano, espertissimo poi in dichiarazioni mediatiche, ed il Forum per i Beni comuni, guscio vuoto “ad memoriam” della bella esperienza del Referendum sull’acqua pubblica, composto da 9 persone che rappresentano con questo comunicato stampa solo se stesse.
La soluzione per Aguzzi è stata defilarsi dall’esperimento Fondazione, non avendo “garanzie” in merito ad un

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-Accentrare è poco …sano. Ovvero: perché le Marche non hanno un Assessore alla sanità?

Nel giugno 2015, il Presidente della Regione Marche dichiarava: “Il ruolo diretto del Presidente della Regione nella Sanità ha lo scopo di dare alla comunità un segnale ben preciso di presa in carico della responsabilità. Si tratta di una scelta temporanea – ha spiegato – per impostare il lavoro e arrivare a determinati parametri di stabilità sia per quanto riguarda i servizi diffusi che la riduzione delle liste d’attesa”.
Situazione a dir poco imbarazzante quella di Regione Marche, che delega al Presidente, già impegnato nei suoi molteplici ruoli istituzionali e con altre deleghe, la politica e la programmazione sanitaria. La sanità è la seconda realtà economica di un Paese, dopo quella alimentare, e certo questo come vedremo, è un ruolo anomalo.
Partiamo dalla prima frase del Presidente Ceriscioli, quella “stabilità per i servizi (sanitari) diffusi” come obiettivo da raggiungere. Facciamo notare come è dal 2014 che il Piano sanitario regionale è in attesa di essere riscritto alla

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Trivelle sul territorio: i comitati dicono NO e il Ministero... pure

Niente trivellazioni a Monte Porzio: il Ministero dice no.
Questo il comunicato emesso da Regione Marche ne dà notizia l’assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti.che, memore delle sconfitte dell’Ente nel confronto coi cittadini in tante altre vertenze in cui dalla base abbiamo difeso il diritto alla salute, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, si presenta in questo caso come tutore dell’interesse pubblico:

“La Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie del Ministero dello Sviluppo economico – comunica l’Assessore – ha risposto negativamente all’istanza di permesso di ricerca a Monte Porzio, anche grazie al lavoro che abbiamo svolto in seno alla Commissione stessa. Con i nostri tecnici Mario Smargiasso e Velia Cremonesi e partecipando io stesso agli incontri ministeriali, abbiamo portato a Roma le legittime istanze emerse dal territorio su questa vicenda. La nostra azione, apprezzata anche dai vertici del Dicastero, non è pregiudiziale.

Ascoltiamo ciò che esprime il territorio, a cominciare dai sindaci, e cerchiamo di trovare margini

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SANITA' PRIVATA - UN ENTUSIASMO MAL RIPOSTO.

Il Consigliere regionale Carloni ed i servizi pseudo-privati nella sanità regionale

Sulla cronaca locale di domenica un entusiasta Mirko Carloni, reduce da una visita guidata a quello che fu l’ospedale di Sassocorvaro, inneggiava allo “splendido presente” e, se abbiamo inteso bene le sue parole, all’ancora più radioso futuro che si prospetta per l’intervento “privato” nella gestione della sanità regionale.

Ci permetta, il consigliere Carloni, cui pure dobbiamo dare atto di avere cercato nel recente passato di capire e condividere temi da noi posti come nel famigerato caso biogas, di dissentire ed elencare brevemente i motivi principali del nostro pensiero.

1) L’ignoranza delle questioni in gioco.

Gli interventi “privati” -adoperiamo le virgolette perché senza il cospicuo finanziamento “pubblico” non ci sarebbero -non possono nascondere la realtà. Si è chiuso un ospedale, quello di Sassocorvaro, e se ne stanno chiudendo altri 12, che assicuravano gli interventi di pronto soccorso in tempi ragionevoli ad una popolazione dispersa in un vasto e

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Accordi elettorali: sulla salute non si scherza.

Nei numerosi articoli di stampa pubblicati in queste ultime settimane è stata manifestata, anche da parte di soggetti istituzionali che dovrebbero avere una discreta competenza e capacità di valutazione, un’inspiegabile euforia nei confronti dell’ipotesi di riconversione dell’ospedale di Fossombrone in Casa della Salute cosiddetta di Tipo C. Termine che sembra unire intenti e obbiettivi della Giunta Regionale, con l’inconsistente Assessore Mezzolani, e di taluni amministratori locali. Come se il problema fosse del nome che si da alle cose e non della loro sostanza, che di fatto comporta la scomparsa di servizi sanitari e ospedalieri essenziali per i cittadini e la comunità e fa venir meno il diritto inalienabile alla salute, sancito dall’Art. 32 della costituzione.
Non a caso, ormai da un anno, ci opponiamo alla riforma sanitaria propinataci dalla Giunta Regionale e ribadiamo che sul diritto alla salute e sui connessi servizi fondamentali non si può scendere a compromessi; di conseguenza non si possono in alcun

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LA VERTENZA SANITA' DA MOLTO FASTIDIO A LOR SIGNORI

LA VERTENZA SANITA’ DA MOLTO FASTIDIO A LOR SIGNORI  DELLA REGIONE E DELL’”APPARATO POLITICO-BUROCRATICO LOCALE”

Pressioni sui Sindaci per ottenere la revoca delle ordinanze sul laboratorio analisi di Fossombrone

Diceva un vecchio saggio che se vuoi misurare la forza della tua azione, devi guardare in faccia l’avversario.

I nostri comitati, non da soli, ma con la collaborazione di tanti altri soggetti, hanno iniziato ad organizzare i cittadini coordinarsi con le istituzioni locali per tutelare il diritto alla salute ed il suo storico presidio locale: l’ospedale di Fossombrone che “lor signori” stanno chiudendo.

Come qualcuno ricorderà, il 3 giugno u.s. 468 cittadini hanno chiesto ai Sindaci di adottare provvedimenti urgenti per garantire il funzionamento del laboratorio analisi di Fossombrone nell’arco delle 24 ore dei giorni feriali e festivi. Cosa che i Sindaci di Fossombrone, Serrungarina, Montefelcino, Isola del Piano e Sant’Ippolito hanno fatto emanando apposite ordinanze. Dette ordinanze sono state puntualmente disattese dai dirigenti ASUR, il cui comportamento omissivo è

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Incontro sul biogas con la Commissione regionale d'inchiesta

Martedi 26 Giugno la delegazione dei Comitatinrete del settore biogas-biomasse è stata ricevuta in audizione dalla Commissione d’inchiesta, costituita dal Consiglio Regionale delle Marche per l’approfondimento delle tematiche scaturite dalla questione del biogas-biomasse ed eolico.
La delegazione era composta dai Comitati di Fano, Montefelcino, Ostra, Matelica, Petriolo, Corridonia, Recanati e Monteprandone ed era rappresentativa dei Comitati di Urbino, Cartoceto ed Apiro, impossibilitati ad intervenire. Completavano la delegazione Adriano Mei, per il coordinamento, e l’avv. Raffaella Mazzi, consulente legale del Coordinamento e patrocinante legale dei Comitati biogas-biomasse.
Alla commissione tutti i comitati presenti hanno singolarmente esposto le contraddizioni, i ritardi, la mancanza del rispetto dei diritti dei cittadini e delle competenze dei Sindaci rilevati in tutto il percorso procedurale ed addebitabili non solo agli incaricati della conduzione dei procedimenti, ma anche del responsabile del settore ambiente della Regione che, benché informato, ha sempre avallato l’operato dei suoi subordinati.

Particolarmente significativo l’intervento accorato dell’enologo Potentini, di Matelica, che ha posto

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SPACCA HA PERSO IL CONTROLLO (5)

Da inguaribili ottimisti, fiduciosi nell’altrui capacità di comprendere gli errori e di emendarli, eravamo convinti che Spacca, dopo la debacle della sentenza della CC n. 93/2013 che ha duramente censurato l’illegittimità costituzionale della L.R. Marche nr. 3/2012, avesse aperto un confronto per porre termine a tanti anni di cattiva legislazione regionale e, al contempo, per porre rimedio ai già gravi danni subiti da cittadini, imprenditori e dagli stessi Enti Locali, Regione compresa.

Fu scritto che “errare è umano, perseverare è diabolico”, ma  Spacca, evidentemente, non hai mai letto tale frase. Ci riferiamo alla proposta di legge di cui alla D.G.R. nr. 825 del 28.05.2013 – Modifiche alla legge 26 marzo 2012, n. 3 “Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale (VIA)” DGR0825_13, ove la Giunta regionale ha commesso due errori marchiani e vorrebbe consumare, nei confronti dei Comuni, una risibile e infantile vendetta,  indicativa dell’atteggiamento di lor signori.

Ricapitolando, da anni (Art. 57 L.R. 31/2009; Art. 24 L.R.

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Iniziativa ad Ancona: basta coi vitalizi!

SABATO 29 gennaio, Ancona, ore 15, sala Anpi, via Palestro 6,
l’Associazione Marche per rifiuti zero invita a partecipare alla assemblea:

MANIFESTAZIONE CONTRO I VITALIZI DEI CONSIGLIERI REGIONALI

La crisi economica e la scure della manovra finanziaria stanno costringendo le amministrazioni pubbliche a rivedere i propri bilanci e i cittadini a fare continui sacrifici.  Anche la regione Marche ha cominciato ad indicare i propri tagli, fatica però ad estenderli ai propri consiglieri che già godono di una  più che ottima retribuzione. Fino ad oggi si sono sentiti tanti buoni  propositi ma non si è visto nulla di fatto. Noi chiediamo l’abolizione del vitalizio. Portare la pensione dei consiglieri regionali, passati e futuri, all’equivalente di quanto gli spetta per quello che hanno effettivamente versato.
Il vitalizio costa ai cittadini marchigiani almeno 4 milioni di euro l’anno.

L’associazione aggiornerà anche sulla vertenza sulle PM10 avviata con Acu Marche.

Per info scarica il Volantino No Vitalizi Vertenza PM10 .

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Lettera aperta al Presidente della Regione Marche

L’assessore regionale all’ambiente S.Donati.

Sig. Presidente,
ci rivolgiamo direttamente a Lei per chiederLe un incontro urgente.
Veniamo da un insoddisfacente confronto con l’assessore regionale all’ambiente Dott. Sandro Donati .
Quello di martedi 20 luglio è il secondo tenutosi con il rappresentante della sua Giunta, ove abbiamo tentato di fare il punto, informando l’assessore, sulle vertenze principali del territorio.

Tralasciamo ogni commento circa la scortesia dell’assessore, rinnovatasi anche al secondo incontro, di arrivare sempre in notevole ritardo. Le scuse accampate tali sono; per il futuro gradiremmo che l’assessore concordasse gli appuntamenti quando è certo di poterli rispettare.
Veniamo al  punto.
L’insoddisfazione deriva dal fatto che, a distanza di due mesi dal primo incontro, in cui l’assessore ci aveva assicurato che in un mese avrebbe preso provvedimenti, martedi lo stesso ha affermato che nulla poteva decidere da solo e che avrebbe coinvolto il Presidente della Regione.

Abbiamo ribadito la necessità che sia data conclusione all’annosa vicenda dell’inceneritore di biomasse di Schieppe di Orciano. Abbiamo documentato

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